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Born in Cuneo: Ettore Stratta

Concerti in tutti i continenti, concerti di musica classica e opere liriche in partenza dalla Carnegie Hall verso i più prestigiosi teatri americani ed europei, organizzazione di spettacoli con i più grandi nomi della musica moderna e con i più validi attori di Holliwood, l’hanno fatto conoscere e stimare in tutto il mondo. Adesso, con la moglie Pat Philips, anche lei produttrice di eventi musicali e “socia in affari culturali” con Ettore, si dedica in modo più riposante a uno dei suoi primi amori, il jazz, anche se lo collega pur sempre col sinfonico, con la musica sudamericana, con… con tutto ciò che la sua geniale fantasia accompagna alla grande conoscenza ed esperienza acquisita in decenni di attività artistica. Primo amore dicevamo, come la sua Cuneo, in cui, quando ancora frequentava l’accademia di Santa Cecilia, suonava, il più bravo e il più piccolo (di età) di tutti, suonava con altri nomi più o meno fortunati di una musica nata a Cuneo: Attilio Donadio, Nini Rosso, Attilio Pirinoli, Jean Vietto… Ettore Stratta ritornerà a Cuneo quest’estate, per incontrare i molti amici (tra cui Ernesto Algranati,  con il quale – allora assessore al Comune di Cuneo - nel 1989 aveva portato a Cuneo l’Orchestra Sinfonica di Parigi per celebrare il compositore cuneese Bartolomeo Bruni nel secondo centenario della Rivoluzione francese) e per accompagnare una delle sue creazioni di questi anni più note: il “Django Reinhart New York Festival” che, dopo dodici giorni di repliche al Birdland, santuario mondiale della musica jazz, prosegue il suo giro invernale nelle maggiori sale concerto degli States e del Canada. In estate una rappresentanza più ridotta ma non meno avvincente del “Festival” (sei grandi nomi del “Gispsy Jazz”) fa ogni anno, da nove anni, una tournée in Europa: Cuneo dovrebbe essere una delle tappe europee del 2009.